Fototerapia

La fototerapia è una forma di arte e di terapia espressiva le cui basi teoriche si fondano sul concetto che l’espressione dell’arte simbolica da forma a contenuti emotivi che altrimenti resisterebbero alla traduzione conscia e all’investigazione verbale e può essere utilizzata come strumento che favorisce e facilita il percorso-processo terapeutico.

La massima esponente e studiosa di Fototerapia in ambito psicoterapeutico è Judy Weiser, psicologa, psicoterapeuta, docente universitaria e dirigente del PhotoTherapy Centre di Vancouver, in Canada, con la quale ho avuto il piacere e l’onore di formarmi qualche anno fa.

Le foto sono strumenti terapeutici altamente ipnotici, favoriscono l’introspezione, il contatto con le proprie emozioni più profonde, il cambiamento terapeutico;

consentono al terapeuta e alla persona di comunicare, di Inter connettersi e di esplorare parti di se e del mondo circostante mediante un linguaggio che è “altro” rispetto a quello che di solito viene utilizzato.

Le foto consentono di perdersi e/o di ritrovarsi dentro e attraverso uno spazio, di intuire parti di sé e/o dell’altro, di raccontare storie “vere” e di costruirne altre.

La visione di una foto può favorire l’assorbimento ipnotico.

La semplice descrizione di una foto è una storia che prende forma.