A proposito di diversità e di omofobia: cosa c’è in fondo ai tuoi occhi, dietro il cristallino oltre l’apparenza?

Cosa c’è
in fondo ai tuoi occhi
dietro il cristallino
oltre l’apparenza?
Dove il tempo
d’improvviso
si ferma
e
la mia anima
sulle tue labbra
resta
sospesa
?

( Saffo)

-“Dottoressa, ho paura di essere gay”.

-” Paura?”

-“Si, ho paura. Non temo tanto per me. Io sono abituato alle prese in giro di chi mi circonda. Già da piccolo i miei compagni di classe e gli amici mi chiamavano frocio. All’inizio mi faceva male. Soffrivo molto nel sentirmi definito così. Mi sentivo sporco,  sbagliato. Poi ho preso confidenza con quel modo li in cui gli altri, tutti gli altri, usavano chiamarmi. Col tempo mi sono convinto che, in fondo, non fosse così offensivo; in fondo potevo considerare quel modo li un semplice nomignolo, forse anche affettuoso,  con cui chi mi stava intorno era solito chiamarmi.

In fondo chi di noi da piccolo non si è sentito chiamare con un nomignolo o con un soprannome? Un mio amico lo chiamavano volpe perchè era molto furbo, un altro ghiro perché aveva sempre sonno, un altro quattrocchi perché portava gli occhiali. Io agli occhi di tutti ero “frocio”.

Ciò che temo, oggi, non riguarda me; ciò che temo riguarda la mia famiglia, mio padre, mia madre, mio fratello, tutti i miei zii e i miei cugini. Temo che, se io esco alla luce del sole mano nella mano con il mio compagno, qualcuno possa deridere, colpevolizzare e offendere le persone che amo. Questo non potrei sopportarlo. Sopporto che se la prendano con me ma non con loro. Loro non hanno colpe”.

Cosa è l’omofobia?

Il termine omofobia probabilmente è stato usato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1971 ed è “una manifestazione arbitraria che consiste nel definire l’altro come contrario, inferiore o anomalo”. Una componente primaria dell’omofobia è il rifiuto e il disprezzo per i gay e le lesbiche.

In passato gli studi si concentravano principalmente sul comportamento omosessuale come deviante;

attualmente si è  attivato un cambiamento epistemologico che ha consentito di focalizzare gli studi non tanto sulla comprensione dell’origine e del funzionamento dell’omosessualità, quanto sull’ostilità che tale forma di orientamento sessuale provoca.

Attualmente l’omosessualità, quale forma di orientamento sessuale,  viene parificata all’eterossessualità, ossia è una variante della sessualità degli esseri umani.

L’omofobia si esprime in vari modi e riguarda tutte le fasce di età; la troviamo nelle battute volgari di bambini ed adulti; durante il periodo nazista gli omosessuali sono stati oggetto di sterminio; la chiesa definisce l’omosessuale peccatore. Fino agli anni 60 gli omosessuali venivano considerati malati e venivano sottoposti all’elettrochoc.

L’omofobia riguarda la paura che l’omosessualità venga riconosciuta come identità di valore alla pari dell’eterosessualità.

I pregiudizi e gli stereotipi rispetto all’omosessualità spesso vengono inculcati nei bambini sin da molto piccoli. Proprio per tale ragione può risultare necessario fare un lavoro di prevenzione primaria rispetto al L’omofobia sia nelle scuole che con le famiglie.

L’UNICEF all’interno del Position Statement del 2014 ha sottolineato come ” risulti necessario intervenire contro ogni forma di discriminazione nei confronti dei bambini e dei loro genitori basata sull’orientamento sessuale e/ o sull’identità di genere”.

Per far fronte alle varie forme di bullismo omofobico ,a cui spesso assistiamo già tra bambini che frequentano la scuola primaria, risulterebbe indispensabile che i sistemi scolastici finanziassero progetti didattico – formativi che possano aiutare gli studenti, anche quelli molto piccoli, a vivere con naturalezza le differenze costitutive della sessualità e dell’affetto, in modo da favorire una cultura e un sistema sociale basato sul rispetto delle differenze di ciascuno, contrastando in questo modo ogni forma di pregiudizio, paura, etichetta nei confronti di persone con identità sessuale differente dalla propria.

I genitori svolgono un ruolo e un dovere privilegiato e primario rispetto all’educazione dei propri figli alla differenza. Maggiore è la capacità di noi genitori di favorire il contatto dei nostri bambini con persone con caratteristiche totalmente differenti dalle nostre e maggiori saranno le possibilità che i nostri bambini di oggi diventino, nel futuro, uomini e donne che non temono il diverso, ma che lo rispettano e se ne prendono cura.

Mi piace concludere questo pezzo con una bellissima frase di Gragory Bateson che sintetizza il valore di ogni forma di diversità:

La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.
(Gregory Bateson)

Bibliografia e sitografia:

Omofobia. Storia e critica di un pregiudizio. Daniel Burrillo,

2 pensieri su “A proposito di diversità e di omofobia: cosa c’è in fondo ai tuoi occhi, dietro il cristallino oltre l’apparenza?

  1. cultura e un sistema sociale basato sul rispetto delle differenze di ciascuno, contrastando in questo modo ogni forma di pregiudizio, paura, etichetta nei confronti di persone con identità sessuale differente dalla propria.
    Dobbiamo tutti imparare a rispettare ogni differenza e diversità. Ogni individuo è unico, ogni situazione differente. Bella la frase di Batenson e l’incipit di Saffo
    Eletta

    Piace a 1 persona

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